Talking Pictures @BolognaBookPlus

Talking Pictures è una collaborazione tra BolognaBookPlus, Hamelin Associazione Culturale e Steven Guarnaccia, nata per esplorare l'importanza culturale e l'impatto continuo del libro visivo contemporaneo a livello internazionale. L'iniziativa comprende una mostra, una giuria e un seminario con discussione tra i membri della giuria.

Concepito nel 2018 in collaborazione con Bologna Children’s Book Fair e Publishers Weekly, in occasione della prima New York Rights Fair, Talking Pictures analizza i confini sfumati tra l’editoria commerciale contemporanea e le più recenti tendenze della produzione editoriale di piccola scala. L’obiettivo è sostenere la creazione di libri che attraggano una diversità di lettori in termini di età, interessi e culture, unendo diverse discipline visive e favorendo l’innovazione commerciale nell’editoria contemporanea.

Ogni anno, Talking Pictures si concentra sulla produzione di uno specifico paese attraverso i suoi migliori libri visivi, celebrandone autori ed editori. Nel 2025, il focus sarà sull’Estonia, nell’ambito del programma Market of Honour. La selezione di libri è stata curata in collaborazione con Eesti Kirjastuste Liit. Il Talking Pictures Award, insieme alle menzioni speciali, è stato assegnato da una giuria durante il weekend di valutazione dei BRAW, a febbraio, composta da Jacks Thomas, Guest Director di BolognaBookPlus, Hamelin, Marie-Laure Cruschi e Steven Guarnaccia.

Vincitore e Honorable Mentions 2025

TALKING PICTURES 2025: VINCITORE

Tõnis Vint, Kogutud artiklid, Paranoia 

Kogutud artiklid è un gioco infinito di domino fatto di immagini. Ciascuna di queste immagini rimanda e guida il lettore verso connessioni a volte sorprendenti, a volte misteriose. La loro disposizione apparentemente casuale consente di sfuggire ai confini della storia, della cronologia e della cultura. In realtà, esse riflettono la comprensione intuitiva dell'artista/autore sull'interconnessione dell'iconografia attraverso culture e tempi diversi. Le immagini sono accompagnate da articoli apparsi su giornali e riviste in Estonia nel corso di molti decenni. Vint è meno interessato alle qualità puramente visive delle immagini e più alle loro possibilità comunicative. La scelta accorta della carta e l'estetica a bassa risoluzione delle riproduzioni rafforzano questa intenzione. Il libro è una finestra sull'archivio di immagini di una mente artistica unica.
 

TALKING PICTURES 2025: HONORABLE MENTIONS

Flo Kasearu, Flo’s Retrospective, Lugemik & Kunsthalle Recklinghausen
 
Flo’s Retrospective è un catalogo d'arte, ma è anche molto di più: una guida accogliente per conoscere un'artista che realizza opere tecnicamente variegate e di temperamento complesso. La qualità quasi ergonomica del formato, del peso e della flessibilità del libro riflette perfettamente il contenuto.
Il lavoro dell'artista è al tempo stesso ironico e satirico, pungente e amichevole. Il catalogo rappresenta un perfetto equilibrio tra contenuto informativo e visivo: non c'è praticamente alcuna distanza tra la visione dell'artista e le qualità formali del libro. La scelta della carta, la scala e l'impaginazione contribuiscono tutte a presentare le opere nella loro forma ideale.
La serie di segnalibri nascosti tra le pagine del libro è un invito inaspettato a interagire con l'oggetto e a completarlo.
 
Anna Rinaldo, Saunast Süstlani, Estonian Healt Museum
 
Questo libro nasce dalla collezione di materiali dell’Estonian Health Museum ed è una vera prodezza perché tiene saldamente insieme campi diversi come la storia, la letteratura, la comunicazione, la medicina. Il soggetto delle pratiche di salute e sulla medicina potrebbe essere trattato in maniera fredda e distante, ma diventa singolare ed è molto ben divulgato e accessibile. Questo evidenzia un approccio umanista al soggetto. La scelta grafica e la direzione artistica sono forti e coerenti; l’oggetto riflette le direzioni di senso fino in fondo arrivando a dare una tonalità contemporanea ad un argomento passato e invitando così ad entrare nella narrazione. La scelta della palette rossa e blu rimanda al codice colore del sistema circolatorio e attraverso gli interventi grafici, il mélange di immagini, scritture, il libro afferma in maniera chiara il fatto che la salute è legata alla vita delle persone, restituendo un’idea di medicina come storie di vite, di persone e di comunità.
 
Liissi Jääts, Marilllis Vaks, Indrek Tirrul, Estonian Country Chairs, Estonian National Museum
 
Una sedia è un oggetto quotidiano. Una sedie è un oggetto semplice, fatta per sedersi: una sedia nasce da problematica d’uso che però acquisisce una dimensione estetica e simbolica frutto di un savoir faire umile ma raffinato. La fabbricazione singolare del libro riflette la sua tematica, l’artigianato e il design “anonimo”, rendendo quasi visibili le mani degli artigiani che assemblano il libro e quelle ci coloro che hanno assemblato la sedia. Cartone, tela, filo, colla sono materiali semplici e comuni che sembrano riflettere gli stessi usati nella fabbricazione di questo oggetto. L’umiltà del soggetto è riflessa dunque nei materiali grezzi: il libro risuona quasi come un prototipo della sedia stessa. Il modo con cui le sedie sono fotografate e le immagini “montate” rende evidente la bellezza di un oggetto semplicissimo, come se ogni sedia fosse un ritratto incarnato. Il lavoro sulla tipografia combina l’uso di caratteri tradizionali e più comuni nell’interno del libro bilingue e caratteri molto espressivi e geometrici dei titoli che rimandando al gesto dello scolpire il legno, così come il goffraggio del titolo.

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