Jérémie Moreau, I Pizzly, tradotto da Stefano Andrea Cresti (Tunué)
Jérémie Moreau racconta una storia di affetti profondi nella complessità del mondo contemporaneo, tra le difficoltà della vita nelle città disumanizzate e nella ferocia di ambienti naturali ormai stravolti dall’azione dell’uomo. L’autore usa il linguaggio del fumetto per portarci in un racconto visivo di incredibile impatto, che affronta tematiche di grande importanza come la nostra dipendenza dalle tecnologie, la difficoltà a tornare in contatto con l’elemento naturale, la nostra cecità di fronte al collasso ambientale. Senza facile retorica, con il ritmo incalzante del romanzo di avventura e con uno sfoggio impeccabile di tecnica visuo-narrativa, la storia dei Pizzly è una lunga, abbagliante metafora della distanza che abbiamo messo dalle nostre radici, dalla matrice sacra della vita, di come sia fondamentale recuperarla per affrontare il nostro futuro sul pianeta.
Così i componenti del Comitato hanno raccontato il loro lavoro di selezione:
Da tre anni la giuria del Premio Strega Ragazze e Ragazzi si pronuncia sulla categoria Migliore narrazione per immagini. In questi tre anni abbiamo letto libri magnifici: in certa misura ognuno di loro ha messo in discussione il rapporto tra immagine e parola per come pensavamo di conoscerlo. Abbiamo quindi cercato di leggere sempre con occhi nuovi, pronti a stupirci e a lasciarci travolgere dalle storie narrate nelle pagine disegnate dei volumi proposti al premio. Quest’anno, una volta individuati i tre libri finalisti e quello meritevole della menzione speciale, ci siamo accorti che alcuni dei titoli condividono, se non direttamente una tematica, un registro, una temperatura narrativa cupa e uno sguardo disincantato sulla nostra realtà. Ci siamo trovati a constatare che così è oggi il nostro mondo – spietato eppure ancora bellissimo – e così le nostre vite, fragili e preziose.
(Martino Negri, Ilaria Tagliaferri, Virginia Tonfoni)
Una menzione speciale, inoltre, è stata assegnata a:
Olga Tokarczuk, Il Signor Mirabile, illustrato da Joanna Concejo, tradotto da Raffaella Belletti (Topipittori)
ll Signor Mirabile è un libro che dovrebbero leggere tutti. Bellissimo e terribile, è una critica spietata al mondo contemporaneo condotta magistralmente dalle autrici con le armi di cui dispongono: parole calibrate che, attraverso la finzione, raccontano con una forza di cui solo la poesia è capace, e figure costruite con altissima sapienza compositiva e pazienza certosina. L’ossessione del protagonista per il proprio aspetto, che lo porta a fotografarsi in ogni angolo di mondo, è narrata attraverso l’alternarsi sapiente di testo e immagini, fino a che non resta che il mondo a essere ritratto, in forma di scorci improvvisi e misteriosi, tra contesti urbani e naturali all’interno dei quali Mirabile è paradossalmente un’ombra fugace e quasi dissolta. Il libro è un oggetto editoriale di raffinata e piena bellezza, che richiede un tempo di osservazione lento e, pertanto, prezioso.
Il premio nella categoria Miglior libro d'esordio
Matthew Gray Gubler, Rumple Buttercup, tradotto da Sante Bandirali (uovonero)
Rumple Buttercup è una piccola gemma narrativa piena di poesia, creatività ed umorismo, capace di parlare ai bambini e di essere intesa - con emozione - anche dagli adulti. Matthew Gray Gubler con una scrittura semplice e spesso moto tenera riesce ad attraversare temi complessi svelando i misteri dell'amicizia, dell'individuazione di sé e soprattutto del confronto con le proprie piccole (grandi) diversità. Una favola moderna – accompagnata dai disegni dello stesso autore, originali e dal tratto tanto surreale quanto personale – capace di accompagnare il lettore in un viaggio gioioso verso la colorata scoperta della propria individualità. Una storia che corre piena di meraviglia sul filo della creatività più radicata nella possibilità di inventare (o reinventare) se stessi.