La nona edizione del progetto “BCBF Visual Identity Workshop” vede l'artista di orgine brasiliana Bruno de Almeida protagonista della nuova immagine di Bologna Children’s Book Fair.
Ecco il racconto del gruppo di lavoro Chialab che ha guidato il “BCBF Visual Identity Workshop” verso la creazione dell’identità visiva di BCBF 2025.
Tutto inizia quando l’edizione BCBF 2024 chiude. Breve riposo e subito una retrospettiva dell’ultima manifestazione. Elenchiamo cosa ha funzionato, ma ci concentriamo sui difetti per non ripeterli.
Soprattutto definiamo il mood dell’edizione successiva 2025: puntiamo su colore, movimento, invenzione, azione…
Sino a gennaio 2024 attendiamo il lavoro della giuria internazionale, che tra migliaia di opere seleziona 78 illustratori da esporre nella Illustrators Exhibition. È in questo bacino di 390 illustrazioni che concentriamo l’attenzione per individuare chi illustrerà l’edizione 2025.
Attenzione, le regole di selezione stanno cambiando! Per saperne di più.
Colore, movimento, invenzione, azione. Azione, movimento, invenzione, colore. Movimento, invenzione, colore, azione. Con questo mantra sfogliamo le 390 opere. L’attenzione si concentra su quattro tavole con i colori che cercavamo, la flessuosità delle forme, il movimento del disegno. I personaggi in mostra esprimono la gambiarra brasiliana, l’arte di ideare soluzioni con povertà di mezzi e ricchezza di ingegno. Scavando nel portfolio dell’autore scopriamo installazioni di polli, maschere danzanti, processioni propiziatorie…
La scelta è fatta. Il suo nome è Bruno de Almeida. È brasiliano, vive in Portogallo, ha 29 anni. Sottoponiamo la proposta allo staff BCBF, che condivide la scelta e la comunica a Bruno. Bruno accetta! A giugno prende un volo per arrivare a Bologna e lavorare con noi nel consueto Visual identity Workshop (VIW).
Dopo l’atterraggio, lo stimolo con cui Bologna accoglie Bruno de Almeida è un piatto di tagliatelle a cena. Quando la mattina dopo arriva in Chialab, ci racconta di essere rimasto colpito dalla loro forma sinuosa, dalla capacità di accogliere la salsa in una danza circolare. Questa suggestione visiva e il suo design gastronomico darà i suoi frutti durante il lavoro di gruppo! Il Visual Identity Workshop si svolge in tre giorni e ha tre obiettivi: mettere in sintonia l’autore con le esigenze BCBF, individuare un’idea portante, valutare la sua applicabilità.
Nel primo giorno si svolgono tre micro-laboratori, condivisi in remoto con tutto il gruppo che lavora nella comunicazione BCBF. Il primo è un’esposizione di artefatti che ripercorrono le precedenti edizioni dal 2017. Anno in cui la fiera ha iniziato a raccontarsi con le illustrazioni. Descriviamo nel dettaglio il mondo BCBF e la sua macchina espositiva e di propaganda: aree, marchi, punti di attenzione, formati, tempi, tipografia. Il secondo laboratorio è basato sul gioco “Se fosse”. Rispondiamo con disegni o parole alla domanda: cosa sarebbe BCBF se fosse… un fiore, un veicolo, un cibo, un fiore, un colore, un vestito, un utensile? Il terzo consiste nello scrivere 250 battute che contengano le due parole “children’s content”. Mettiamo da parte: jam session / pianeta accogliente / colla / shake / scultore / nuove forme. Alla fine della giornata le pareti sono ricoperte da parole e visioni diverse, stimoli condivisi che si trasformano in accenni di idee da seguire.
Il secondo giorno arriva il punto cruciale: l’immagine multipla, frattale, germinativa. Spieghiamo a Bruno che l’illustrazione non deve essere unica e chiusa in una cornice ma molteplice, aperta, capace di espandersi o condensarsi, deve funzionare con pochi pixel ma anche coprire grandi pareti, si deve poter tagliare senza traumi, deve essere capace di accogliere il testo, tanto testo. Particolari e dettagli devono trasmettere significati potenti quanto la scena completa. Questa è la sfida più impegnativa del VIW: la produzione di un’immagine generosa che si adatta a molti contesti, accompagna e illustra oltre tremila artefatti.
Bruno non fa una piega, si sente a suo agio e subito inizia, prima ancora di disegnare, a scrivere. Si annota riflessioni perché – ci spiega – questo gli permette di arrivare più in fondo alle cose, anche quelle da disegnare. Ci racconta la sua infanzia, la sua passione per i vegetali, la vita campestre, le carovane. La sua matita grigia scorre e comincia a tracciare linee curve, serpentine, ondulate… Tagliatelle? Non capiamo, ma non facciamo domande e lo lasciamo sviluppare la sua idea.
Terzo giorno. La mattina Bruno si presenta ancora con le linee che però sono diventate colli, braccia, gambe, fiori, tronchi e radici d’albero, piume e nidi d’uccello. Difficile riconoscere dove iniziano e finiscono le figure, e soprattutto capire cosa siano. Bruno ha shakerato tutto, ha dato vita a un groviglio di relazioni. Si intersecano sopra e sotto, dentro e fuori, e tutto questo ci intriga. Sentiamo nascere l’anima cosmopolita che abita in BCBF e che si dispiega ai suoi visitatori. Prima che Bruno ci saluti ritagliamo strisce di carta (tagliatelle?) e le usiamo come connessioni, nel tentativo di creare la composizione principale. Il tempo scade. Bruno si prepara per tornare a Porto, ci saluta regalandoci una Sansevieria Trifasciata e ampia libertà di intervento sulla composizione delle sue figure.
Nelle settimane successive al VIW si avvia una fase di rifinitura. Bruno porta tutto in bella, riempie di colore i protagonisti e rifinisce la cosmo-composizione come un ecosistema in cui tutti sono interconnessi. Noi riprendiamo in mano la ricerca della tagline che deve letteralmente far ballare l’immagine di Bruno con i visitatori della BCBF. Muoversi con lo stesso ritmo, disegnare coreografie, dare forma a passi e figure gridando Shape, Share and SHOUT Children’s Content. Un esplicito invito a condividere danzando l’energia contagiosa e cosmopolita che scorre tra mostre, stand, incontri, iniziative, illustrazioni, libri, giochi… Buona visione!
Al VIW hanno partecipato: Bruno de Almeida, Alex Weste, Jessica Cantoni, Michele Tomasini, Antonio D’Elisis, Francesco Perlini, Beppe Chia
Se vi interessano i precedenti VIW potete consultarli qui.