La quinta edizione del progetto “BCBF Visual Identity Workshop” vede l’illustratore francese Jean Mallard protagonista della nuova immagine di Bologna Children’s Book Fair.
Ecco il racconto del gruppo di lavoro Chialab che ha guidato il “BCBF Visual Identity Workshop” verso la creazione dell’identità visiva di BCBF 2021
BCBF Visual Identity Workshop è il laboratorio di visual design che costruisce l’immagine di Bologna Children’s Book Fair lavorando con un'illustratrice o un illustratore scelti tra i selezionati della Illustrators Exhibition, il team della manifestazione e lo studio di design Chialab.
BCBF Visual Identity Workshop è un processo collaborativo che intreccia intensi scambi di cultura visiva, competenze tecniche e conoscenza dei contenuti della manifestazione. Siamo arrivati alla 58esima edizione: su BCBF Galleries si può vedere il lavoro della scorsa e nella pagina Visual Identity le precedenti.
Tutto è iniziato tra marzo e aprile 2020, durante il primo lockdown italiano. La situazione anomala e il distanziamento sociale hanno reso decisamente inusuali e complesse le interazioni del gruppo di lavoro. Questo non ci ha spaventati, anzi, ha rafforzato l’idea che l’immagine della BCBF nascesse da una visione condivisa tra le più disparate specie, professioni e visioni che popolano la fiera, una visione che sopravvive oltre le barriere di un evento fisico.
Distanziati ma iperconnessi, ci siamo proiettati tra la mostra degli illustratori alla ricerca di uno sguardo che sapesse interagire con questa situazione straordinaria e interpretarne le difficoltà.
Tra le illustrazioni di Jean Mallard abbiamo trovato ciò che volevamo: attenzione al dettaglio e visione d’insieme, costruzione di mondi fantastici e di relazioni articolate tra ambiente e individui.
Tutti concordi riguardo Jean, lo abbiamo invitato e accolto a giugno in Chialab per il BCBF Visual Identity Workshop. A dovuta distanza, il laboratorio parte subito con il gioco surrealista de Il Cadavere squisito: ciascuno si occupa di un frammento, senza rivelarlo, e il risultato collettivo appare solo alla fine. Subito si accorciano le distanze e smascherano i volti, prende il via un'intensa e concreta collaborazione. Il gioco lo ripetiamo in tutte le sue varianti e in ogni pausa comprese cene, pranzi e colazioni. I fogli ripiegati dei Cadaveri si accumulano alle nostre spalle.
Senza soluzione di continuità, dai Cadaveri squisiti scivoliamo naturalmente verso le prime proposte. Tutti disegniamo con Jean su delle tavole predisposte con uno schema comune. Abbiamo così un terreno di confronto su cui discutere e costruire l’idea di un’illustrazione condivisa. Cerchiamo una figura (organismo, paesaggio, macchina, mappa...) in cui le parti, con la loro forte individualità, si intrecciano per costruire un nuovo insieme, più intenso e ricco della loro semplice somma. Lavoriamo sull’idea di circolarità, spendiamo molto tempo tra il serpente uroboro che si morde la coda, il ciclo dell’acqua, organismi postumani e ambienti saldamente connessi a chi li popola... Si vengono a delineare i contorni di varie proposte, guidate dalla linea comune della simbiosi.
Simbiosi (Diz. Medicina Treccani.it)
Associazione stretta fra organismi di specie diverse, obbligatoria o facoltativa. In base al tipo di relazione che tra essi intercorre si distinguono: il mutualismo, o s. propriamente detta, quando l’associazione è vantaggiosa per entrambi [...]; il commensalismo, quando uno solo dei due organismi trae vantaggio dalla s., ma senza danno diretto all’altro [...].
Nuvole o moduli
Jean rientra a Parigi con tante idee e stimoli, minuziosamente appuntati sul suo quaderno. Per tutta l’estate le proposte rimbalzano tra noi e lui, tra lui e noi. La nostra impostazione da grafici sistematici ci spinge verso sistemi modulari, incastri e snodi. Jean risponde con nuvole, coralli, sistemi venosi e ruscelli...
BCBF, The symbiotic network of children’s content
A settembre maturano i primi frutti: tanti microelementi che aggregandosi compongono diversi e coloratissimi organismi. Cinque i principali, ma infinite le loro possibili combinazioni.
L’immagine BCBF che prende forma rappresenta un ecosistema fantastico, multiforme, immateriale, eterogeneo, in cui singole individualità con le loro interazioni collaborano per costruire ambienti e forme inedite, che si integrano e completano a vicenda.
L’accento batte sulle relazioni, i legami, gli scambi. Crediamo di aver rappresentato la sfida che BCBF dovrà affrontare nei prossimi anni post pandemia. Una manifestazione che sperimentando e articolandosi in forme diverse non perderà l’obiettivo di costruire relazioni vantaggiose per tutte le componenti messe in gioco.
Il segno di Jean Mallard ci indica la strada, ci permette di addentrarci in queste costruzioni relazionali. Forme, ambienti e organismi che scavalcano le classiche convenzioni: biologico-geologico, ambiente-individuo, figura-sfondo, interno-esterno…
Progetto è speranza
Tutti i progetti bilanciano pragmaticità con visione e speranza. La dose di speranza è tutta orientata a far sì che le illustrazioni di Jean diventino enormi portali per accogliere e guidare i visitatori negli spazi della fiera fisica. Abbracciarsi, lasciarsi sprofondare in ambienti ricchi di stimoli, dove l'anima dei prodotti editoriali vive in simbiosi con i loro protagonisti.